Aumento bollette gas 2025: cosa sta succedendo e come contenere le spese
Pubblicato da Marzia Diodati in #ENERGIAPRATICA · Mercoledì 29 Gen 2025 · 6:30
Tags: pompadicalore, riscaldamento, bollette, consumi
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Aumento bollette gas 2025: cosa sta succedendo e come contenere le spese
Anche il 2025 si preannuncia un anno di incrementi in bolletta, soprattutto per quanto riguarda il gas
Dopo due anni caratterizzati da aumenti continui e caro bollette, le prospettive del 2025 sembrano andare verso la stessa direzione. Infatti, in seguito a un periodo di apparente quiete, da dicembre 2024 si è registrato un nuovo aumento dell’andamento dei prezzi di mercato, per quanto riguarda l’elettricità e, soprattutto, il gas naturale.
Qualcuno avrà già notato un aumento dei costi nelle bollette del precedente bimestre: la situazione è destinata a peggiorare nei prossimi mesi del 2025. Per questo, è necessario comprendere cosa sta succedendo per correre ai ripari.
Quindi, cosa aspettarsi nelle prossime bollette del gas? In questo articolo faremo insieme una panoramica della situazione attuale dei costi del gas, qual è la previsione di rincaro e delle possibili strategie per contenere i costi in bolletta.
Perché i costi di gas ed elettricità sono in aumento
La situazione energetica attuale è molto complessa e delicata. Per comprendere quale siano le cause scatenanti dei continui aumenti, è doveroso fare un passo indietro nel tempo. Come sappiamo, i primi aumenti significativi si sono verificati a causa della situazione geopolitica fra Russi a Ucraina.
La Russia, infatti, è da decenni il principale fornitore di gas in Europa. A partire dal 31 dicembre 2024, è concluso il contratto di transito quinquennale fra la Gazprom (multinazionale russa del settore energetico-minerario) e la Naftgaz (società ucraina coinvolta in estrazione, trasporto e raffinamento di gas e petrolio). La conseguenza è molto semplice: il gas russo non arriverà più in Europa.
Questa situazione ha portato a un’ulteriore problematica puramente territoriale (dell’Italia e di altri paesi UE): anche il prezzo dell’energia è in aumento, poiché influenzato da quello del gas a causa del cosiddetto sistema di prezzo marginale, meccanismo alla base del Prezzo Unico Nazionale (PUN).
In questo contesto, gioca un ruolo cruciale il Gestore dei Mercati Energetici (GME): l’ente che si occupa di coordinare il mercato energetico, filo conduttore fra i produttori e i consumatori. Ogni 24 ore, infatti, il GME riceve le offerte dai produttori e acquista l'energia (rinnovabile e non) partendo dal prezzo più basso offerto, proseguendo in ordine crescente fino a soddisfare completamente la richiesta energetica dei consumatori.
Senza entrare in tecnicismi, il sistema del prezzo marginale prevede che l’energia offerta in borsa, per soddisfare il fabbisogno energetico dei consumatori in quelle 24 ore, sia pagata a tutti i produttori con il prezzo dell’ultima offerta accolta, dunque la più alta. Possiamo riassumere il meccanismo del sistema di prezzo marginale in 3 step:
- Il GME acquista l’energia partendo dal prezzo più basso
- Prosegue in ordine di prezzo crescente
- La richiesta energetica è soddisfatta, i produttori verranno pagati in base all’ultima offerta accettata (la più alta)
Quindi, qual è la correlazione fra l’aumento del costo del gas e quello dell’energia? L’energia più costosa da produrre e stoccare è quella prodotta dalle centrali termoelettriche a gas: se il costo di produzione aumenta, di conseguenza anche quello di vendita subirà una variazione. Questo meccanismo influenza anche il prezzo delle energie più economiche (come le rinnovabili) a causa del sistema di prezzo marginale visto sopra e della disparità di disponibilità energetica (al momento, le centrali termoelettriche coprono più del 40% di produzione).

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Previsioni dell’aumento del costo del gas
I primi rincari considerevoli sono stati registrati da dicembre 2024: attualmente, il costo del gas ha raggiunto i 48 euro al megawattora. Secondo le stime dell’Osservatorio Energia di Confcommercio, si tratta di un aumento del 90% rispetto al 2019, e secondo le prime previsioni il costo è destinato a salire ancora nel prossimo trimestre del 2025.
Strategie nazionali per contrastare il caro bollette 2025
Desamo si occupa da oltre 10 anni di soluzioni di energia green e probabilmente siamo di parte, tuttavia, la soluzione migliore per uscire da questo meccanismo e non essere più dipendenti dal gas – e dalle conseguenti variazioni di prezzo – è questa: passare al fotovoltaico e in generale alle soluzioni di efficientamento energetico.
Non siamo solo noi a dirlo ma anche il Ministro dell’ambiente e della sicurezza energetica Gilberto Pichetto, che in queste settimane sta portando avanti un piano d’azione mirato a introdurre di nuovo l’uso di energia nucleare come sostegno alle rinnovabili:
“L'Italia è pronta a tornare al nucleare, una scelta cruciale che non sostituirà le energie rinnovabili ma le integrerà, garantendo un mix energetico equilibrato e sostenibile.”
Questa integrazione fra energia nucleare e rinnovabili dovrebbe garantire la mitigazione del prezzo di generazione termoelettrica (attualmente la più utilizzata e costosa in Italia), portando il paese verso la decarbonizzazione e maggiore indipendenza dal gas entro il 2027.
Tuttavia, si tratta di una soluzione nel lungo termine, che non ha alcun cambiamento nei prossimi mesi nelle nostre bollette domestiche.

Soluzioni domestiche per ridurre i costi in bolletta
La situazione inizia a diventare problematica per centinaia di persone che, nell’attesa che lo Stato trovi delle soluzioni, devono far fronte a questi vertiginosi aumenti. Vediamo delle soluzioni e trucchi da mettere in atto per far fronte al caro bolletta del 2025.
Controlla la tua offerta con il fornitore
Se è passato molto tempo da quando hai attivato un’offerta con il tuo fornitore, ti conviene controllare in bolletta il prezzo attuale che stai pagando. Chi ha un’offerta nel mercato libero, infatti, sentirà maggiormente i rincari dei prossimi mesi: meglio optare per una soluzione con prezzo bloccato (almeno temporaneamente).
Scegli elettrodomestici con una classe energetica alta
I nostri consumi dipendono molto dagli elettrodomestici che utilizziamo in casa. Niente di nuovo, tuttavia spesso dimentichiamo che quella lavatrice che sfiora ormai la maggiore età potrebbe consumare davvero tantissimo. Oggi, gli elettrodomestici sono molto più efficienti: se stai pensando di rinnovare la tua casa, è questo il momento adatto. Trovi qui il nostro approfondimento su come leggere e scegliere la classe energetica.
Ottimizza i consumi energetici
Non è una soluzione definitiva, ma l’ottimizzazione dei consumi energetici ha sicuramente un impatto positivo sia sull’ambiente sia sui costi in bolletta. Sostituisci l’obsoleto, effettua la manutenzione periodica degli impianti e controlla le guarnizioni delle finestre: ti lasciamo un approfondimento con altri consigli utili su come ottimizzare i consumi senza rinunciare alla comodità.
Cerca un’alternativa sostenibile
Oggigiorno, grazie alle soluzioni di energia green, esistono tante alternative al gas e all’energia tradizionale. Il fotovoltaico per la produzione di elettricità, la pompa di calore per il riscaldamento e la batteria dell’accumulo sono tutte ottime soluzioni, e godono, anche per il 2025, delle detrazioni fiscali IRPEF al 36% e 50%.

Parti da qui

In un momento storico come questo, essere consapevoli dei propri consumi e dell’impatto delle nostre azioni sull’ambiente, è fondamentale. Parti da qui per sapere come rendere la tua casa più efficiente e green con le energie rinnovabili.