Impianto fotovoltaico monofase e trifase: le differenze e gli usi
Impianto fotovoltaico monofase e trifase: le differenze e gli usi
La scelta fra impianto monofase e trifase è un dilemma comune fra chi si sta approcciando per la prima volta alle energie green.
Se stai pensando di installare un impianto fotovoltaico, probabilmente hai incontrato i termini “monofase” e “trifase”, ti starai chiedendo il significato e, soprattutto, le differenze fra queste tipologie di impianti. La prima cosa da chiarire e che entrambi i termini si riferiscono alla tipologia di circuiti elettrici attraversati dalla corrente.
La scelta fra impianto monofase e trifase dipende dal fabbisogno energetico della struttura e dalla configurazione del contatore. In questo articolo desideriamo illustrarti le differenze, gli utilizzi e i casi in cui conviene installare un impianto monofase oppure un trifase.
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Impianto monofase e trifase: le principali differenze
Prima di andare nel dettaglio, è doveroso fare un piccolo chiarimento. I termini monofase e trifase fanno riferimento al numero di fasi previste dal circuito elettrico.
Come suggerisce il nome, l’impianto monofase si basa su una sola fase; l’impianto trifase, invece, da tre fasi di corrente alternata distinte tra loro. La scelta di uno o dell’altro dipende dalle esigenze: la prima tipologia di impianto, avendo una portata inferiore, è ideale per le abitazioni, mentre il trifase è indicato per le attività che utilizzano macchinari trifase e, in generale, necessitano di una potenza superiore.
Andiamo a vedere nel dettaglio le caratteristiche, i vantaggi, gli svantaggi e gli utilizzi.
Impianto fotovoltaico monofase
Un impianto fotovoltaico monofase utilizza una singola fase e supporta una tensione di 230 V: ideale per il funzionamento degli apparecchi domestici comuni. Questo tipo di impianto è la scelta migliore per le utenze domestiche con potenza inferiore ai 6 kWp e le piccole attività commerciali.
Se la tua casa ha un fabbisogno energetico superiore, la scelta potrebbe ricadere, invece, su un impianto trifase.
I vantaggi
Gli impianti fotovoltaici monofase hanno generalmente un costo inferiore di installazione e manutenzione. Sono anche più semplici da installare e, successivamente, monitorare.
Gli svantaggi
Lo svantaggio principale è il limite di potenza a 6 kWp. Inoltre, nel caso di piccole attività commerciali, è bene ricordare che questo tipo di impianto non è adatto per i macchinari trifase.
Impianto fotovoltaico trifase
L’impianto trifase, invece, utilizza tre fasi di corrente alternata e un cavo neutro, con una tensione di 400 V tra le fasi e 230 V tra fase e cavo neutro. Questo impianto è utilizzato qualora si necessitasse di una potenza superiore i 6 kW, come nel caso di attività industriali o di abitazioni con un fabbisogno energetico elevato. In sostanza, il trifase è ideale per le aziende.
Può diventare una scelta valida anche per le abitazioni residenziali in cui sono collegati macchinari specifici (come attrezzature per la lavorazione del legno o un tornio) che richiedono un’alimentazione trifase.
I vantaggi
Come abbiamo visto, il principale vantaggio è sicuramente la maggiore potenza e anche scalabilità. Inoltre, questo tipo di impianto permette anche una distribuzione più uniforme dell’energia.
Gli svantaggi
Avendo una potenza superiore grazie al sistema a tre fasi, l’installazione è più complessa e, di conseguenza, anche più costosa. Inoltre, nel caso in cui non fosse già presente, è necessario installare anche un contatore trifase.
In conclusione: cosa scegliere fra impianto monofase e trifase?
La scelta fra impianto monofase e trifase non è affatto banale e richiede una valutazione meticolosa, cercando di considerare anche le esigenze future. Nel caso di aziende medie o grandi, invece, dovrai sicuramente scegliere un impianto trifase.
Seppur, oggi, tu abbia un fabbisogno energetico inferiore, nel caso in cui avessi in mente di fare migliorie future alla tua abitazione aggiungendo altri apparecchi o macchinari utili per il tuo lavoro, la scelta del monofase potrebbe rivelarsi sbagliata. Difatti, potresti trovarti nella condizione di dover cambiare anche tutto l’impianto fotovoltaico per adeguarlo alle nuove esigenze energetiche.
La scelta migliore è sempre quella di affidarti a un tecnico specializzato che possa aiutarti a stimare le esigenze energetiche in base alle tue abitudini di consumo e alle caratteristiche dell’abitazione.
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