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Sistema di prezzo marginale: come il costo del gas influisce su quello dell’energia
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Pubblicato da Marzia Diodati in #ENERGIAPRATICA · Venerdì 11 Aprile 2025 · Tempo di lettura 5:45
Tags: bolletteconsumi

Sistema di prezzo marginale: come il costo del gas influisce su quello dell’energia

Comprendere i meccanismi del mercato energetico è fondamentale per interpretare i nostri costi in bolletta e diventare consumatori più consapevoli

Il mercato energetico degli ultimi anni è diventato particolarmente complesso. Oggi, è sempre più importante essere consapevoli del suo funzionamento per evitare di avere brutte sorprese in bolletta.
Negli ultimi mesi, infatti, abbiamo già constatato gli aumenti del costo del gas. Tuttavia, anche i prezzi dell’elettricità sono aumentati. Ma perché l’aumento del costo del gas influisce anche sul prezzo dell’elettricità? Questo fenomeno si spiega attraverso il sistema di prezzo marginale, meccanismo che stabilisce il Prezzo Unico Nazionale (PUN).
Conoscerne il funzionamento è indispensabile per comprendere meglio ciò che paghiamo e fare scelte consapevoli per contrastare il caro bollette. Vediamo come funziona il sistema di prezzo marginale e il PUN, qual è il rapporto fra aumenti del costo del gas e dell’energia elettrica e il ruolo delle rinnovabili.


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Come funziona il sistema di prezzo marginale

Il sistema di prezzo marginale è il meccanismo che determina il costo dell'energia elettrica nel mercato all'ingrosso (PUN). In sostanza, è il meccanismo che stabilisce quanto verrà pagata ai produttori, l’energia venduta ai consumatori finali (quindi, noi).
Ogni 24 ore, i produttori presentano le loro offerte, indicando prezzo e quantità di energia (sia rinnovabile sia non) che sono disposti a fornire. Il Gestore dei Mercati Energetici (GME), l’ente che coordina il mercato energetico e fa da intermediario fra produttori e consumatori, ordina le offerte in base al prezzo – dalla più bassa alla più alta – e le accetta progressivamente fino a soddisfare la domanda di energia prevista per quel giorno.
L’importo dell'ultima offerta accettata (quella "marginale") diventa il prezzo di riferimento per tutte le transazioni di energia elettrica di quel giorno. Quel prezzo, quindi, è applicato a tutti i tipi di energia, anche quelle meno costose (come le rinnovabili).

Cos’è il prezzo unico nazionale (PUN)

Il Prezzo Unico Nazionale (PUN) è il risultato del sistema di prezzo marginale appena visto sopra. È un parametro fondamentale da comprendere, poiché stabilisce quello che effettivamente paghi in bolletta (esclusi i costi di trasporto, oneri di sistema e via dicendo).
Rappresenta la media ponderata dei prezzi di vendita dell'energia elettrica nella Borsa Elettrica Italiana (IPEX). Il PUN cambia ogni 24 ore ed è il prezzo unico che viene applicato a tutte le transazioni di energia elettrica nel mercato all'ingrosso, indipendentemente dal costo di produzione delle singole centrali.
Quindi, anche i produttori che hanno offerto energia a un prezzo inferiore ricevono il PUN. Da gennaio 2025, il PUN è diventato PUN Index GME: il nuovo sistema introduce una nuova modalità di acquisto in base zonale. Questo cambiamento non avrà impatti particolari sui nostri costi finali ma troveremo una voce in più nelle nostre bollette dei prossimi mesi, dove verrà specificato proprio il PUN Index GME.

Perché il prezzo del gas incide su quello dell’elettricità?

A causa degli ultimi sviluppi geopolitici, già nei primi mesi del 2025 si è registrato un vertiginoso aumento dei costi in bolletta. La situazione riguarda in particolare i costi del gas, eppure abbiamo visto che anche il prezzo dell’elettricità è aumentato nelle nostre bollette.
L’aumento del costo del gas, infatti, influisce direttamente anche sul costo dell’elettricità: il motivo è proprio il sistema di prezzo marginale. La relazione fra le 2 utenze è data dal fatto che l’energia più costosa da produrre e stoccare è quella prodotta dalle centrali termoelettriche, dunque a gas.
Questo significa che, se il costo del gas aumenta, di conseguenza aumentano i costi di produzione per l’energia elettrica. A causa del sistema di prezzo marginale, il costo di tutta l’energia prodotta (anche quella rinnovabile, la più economica) aumenta e verrà venduta ai consumatori finali a un costo maggiore, per rientrare nei costi di produzione.

Il ruolo delle energie rinnovabili

Sistema di prezzo marginale e PUN sono meccanismi nati in un periodo storico in cui le centrali a combustibili fossili dominavano il panorama energetico, in cui i costi erano ancora bassi. Il sistema di prezzo marginale, inoltre, garantiva un margine di guadagno anche ai produttori di energie rinnovabili, che erano e sono ancora le più economiche.
Oggi, però, le cose sono cambiate e l’applicazione di questo sistema risulta ormai obsoleto: le centrali termoelettriche a gas sono ancora le principali produttrici (coprendo più del 40% di produzione), tuttavia il loro costo risulta insostenibile, e aumenta ancora di più la nostra dipendenza dai combustibili fossili.
Le energie rinnovabili, in questo contesto, rappresentano una componente fondamentale per ridurre il PUN. Aumentando la produzione di energie green, è possibile mitigare l'impatto delle fluttuazioni del prezzo del gas sul costo dell'elettricità. Infatti, le fonti rinnovabili, come il solare o l'eolico, una volta installate, hanno costi di produzione relativamente bassi.

Indipendenza energetica domestica: utopia o possibilità?

L'idea di raggiungere l'indipendenza energetica a livello domestico è abbastanza allettante, soprattutto alla luce degli aumenti dei prezzi dell'energia. Rendere la propria casa completamente elettrica, senza spendere un capitale in consumi elettrici, infatti, oggi è possibile. Si pensi, per esempio, a pannelli fotovoltaici, sistemi di accumulo e colonnine elettriche per la ricarica.
Esistono anche tante alternative senza gas per riscaldare casa, come il riscaldamento a pavimento o la pompa di calore (con un puffer, produce anche acqua sanitaria calda). Tuttavia, è importante essere consapevoli che un’operazione del genere può comportare un investimento significativo (anche di tempo), nonostante la presenza di bonus e detrazioni fiscali.
E se stai rinnovando o ristrutturando casa? In questo caso, l’investimento non sarebbe così differente rispetto alle classiche installazioni, anzi potrebbe essere anche vantaggioso se si pensa, per esempio, alla classica caldaia a gas: dal 2025, infatti, non è più possibile usufruire degli sgravi fiscali per gli impianti alimentati a combustibili fossili.



Parti da qui
In un momento storico come questo, essere consapevoli dei propri consumi e dell’impatto delle nostre azioni sull’ambiente, è fondamentale. Parti da qui per sapere come rendere la tua casa più efficiente e green con le energie rinnovabili.





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