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Legno o plastica? Scopriamo insieme l’albero di Natale più green!
Desamo
Pubblicato da Valeria Abbondanti in #DESAMOSPECIAL · Mercoledì 22 Nov 2023
Tags: plasticfree

Legno o plastica? Scopriamo insieme l’albero di Natale più green!

Quando pensiamo al Natale, la prima immagine che compare nella nostra mente è l’abete addobbato. Un simbolo che parla di boschi innevati e cioccolata calda vicino al camino acceso, di biscotti alla cannella e regali da scartare.
Ma non è solo romanticismo: anche scegliere un albero di Natale può essere un gesto d'amore verso il pianeta.

albero di natale con caminetto acceso

Una tradizione dalle radici profonde

Secondo l’ultima indagine di Coldiretti l’albero di Natale è presente nell’81% delle case italiane. Il 63% degli italiani ha scelto di ridare vita all'albero di plastica conservato in soffitta, mentre quasi tre milioni di famiglie hanno deciso di investire in un abete autentico.
Vero o finto che sia, l’importante è che il simbolo del Natale non manchi all'appello delle feste di fine anno.
In un’epoca in cui si parla così tanto della necessità di essere eco-rispettosi, però, fare una scelta consapevole diventa obbligatorio: ma qual è la soluzione migliore per conciliare le nostre esigenze di praticità e sostenibilità?

Abete vero: un pezzetto di foresta in casa

Dopo aver tanto sentito parlare di deforestazione e dei danni connessi questa pratica discutibile, il solo pensiero di tagliare un albero apposta per arredare il nostro soggiorno per un periodo così breve ci rende preda di terribili sensi di colpa.
In realtà possiamo rilassarci: non solo gli abeti che vengono venduti sono stati coltivati apposta per lo scopo (non vanno quindi a danneggiare i già precari equilibri ambientali), ma spesso è possibile acquistare alberi provvisti di radici, che possono essere poi ripiantati dopo le feste magari dallo stesso vivaio nel quale si sono acquistati.

Festa a Km 0

Come per la maggior parte dei prodotti, il km0 si rivela una scelta vincente: scegliendo un albero a km0 si minimizza infatti l'impatto ambientale legato ai trasporti e si supportano le comunità locali, specialmente in zone montane dove questi alberi vengono coltivati.
Nel caso si decida di ripiantare l’albero appena dopo le feste, si massimizza poi la probabilità che questo sopravviva a clima, temperature e umidità alle quali è già abituato.

Non è tutto oro quel che luccica

Quando si acquista un albero “vero”, bisogna prestare attenzione ad alcune cose, in primis il fatto che abbia radici, e che quindi possa essere ricollocato in natura, restituito o avere un utilizzo per il Natale successivo.
Gli alberi che non hanno radici sono infatti destinati allo smaltimento una volta terminato il loro utilizzo, e se questo non viene effettuato correttamente (per esempio attraverso la trasformazione in compost) produrrà emissioni di metano.
Ma non è tutto: se l’albero non è stato coltivato in maniera corretta, potrebbe contenere pesticidi o prodotti chimici dannosi per la salute, per cui occorre accertarsi della sostenibilità della sua provenienza.

L’alternativa sintetica

Se lo si possiede già, un abete sintetico è sicuramente l’alternativa più ecologica.
Comodo, non genera rifiuti immediati e può essere riutilizzato per generazioni. O almeno finché un sostituto più folto e accattivante non capita davanti ai nostri occhi invogliandoci a comprarlo.
La società di consulenza Ellipsos ha realizzato nel 2009 uno studio per calcolare per quanti anni dovrebbe essere utilizzato lo stesso abete di plastica per essere più conveniente, in termini di ecosostenibilità, di un vero albero.
 
Il risultato emerso è tutto’altro che confortante: 20 anni.
Una tempistica possibile con gli alberi realizzati negli ultimi anni, più resistenti ed esteticamente realistici, ma comunque difficile da mettere in atto.
Principalmente prodotti in Cina, questi abeti realizzati in plastica e metallo sono la scelta più comune per la maggior parte degli amanti del Natale, ma allo stesso tempo quella che piace meno all’ambiente.
Sono responsabili infatti di enormi quantità di anidride carbonica, sia nel momento della produzione che in quello del trasporto.

La scelta migliore

Anche se la decisione finale dipende da una serie di considerazioni pratiche e personali, sembra proprio che la scelta più responsabile per chi è attento all’ambiente sia un abete di Natale vero, soprattutto se provvisto di radici e acquistato a km 0.

La soluzione proposta da IKEA

In fatto di legno, gli svedesi la sanno lunga.
IKEA offre la soluzione per quelli che temono di doversi destreggiare tra troppe scelte e posti affollati per lo shopping delle festività offrendo un’iniziativa entrata nella tradizione quanto l’albero di Natale stesso: a partire dal 15 Novembre è possibile acquistare un della varietà PICEA, con un’altezza di circa 140 cm, a 15€.
E una volta terminate le feste?
Nessun problema! Se ci si presenta con lo scontrino, IKEA restituisce la spesa e si fa carico di ripiantare il vostro abete nel suo ambiente naturale.
Ma tu che leggi, hai già deciso quale albero sceglierai quest’anno?
Faccelo sapere con un commento sui nostri social!


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