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Direttiva Case Green e nuovi obiettivi EU entro il 2050
Desamo
Pubblicato da Marzia Diodati in #ENERGIAPRATICA · Mercoledì 08 Mag 2024
Tags: pompacaldaia

Direttiva Case Green e nuovi obiettivi EU entro il 2050

Edifici pubblici più efficienti e stop alle caldaie alimentate da combustibili fossili: questi alcuni degli obiettivi della direttiva Case Green, prossima all’entrata in vigore nei paesi UE. I cambiamenti riguarderanno anche le case italiane.

Lo scorso marzo è stato raggiunto un accordo finale per la Energy Performance of Buildings Directive, meglio conosciuta come Direttiva Case Green, proposta dall’Esecutivo Comunitario nel 2021 e sottoposta a diverse revisioni. La direttiva ha come obiettivo principale quello di ridurre l’impatto ambientale del parco immobiliare europeo, responsabile del 36% di emissioni CO2.
La normativa introduce alcune novità sia per quanto riguarda gli edifici pubblici sia i sistemi di riscaldamento e raffreddamento residenziali.
Per questo motivo, se stai pensando (o hai necessità) di sostituire la tua caldaia o devi svolgere interventi di ristrutturazione, probabilmente dovrai adeguarti ai nuovi standard previsti dalla direttiva. Scopriamo insieme quali sono gli obiettivi della direttiva Case Green e cosa cambia per i soggetti che dovranno adeguarsi alla nuova normativa.


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Gli obiettivi della direttiva Europea e le nuove regole

Come dichiarato nella comunicazione ufficiale sul sito della Commissione Europea, la direttiva Case Green è fondamentale per raggiugere gli obiettivi climatici dell’UE entro il 2050.

“Buildings are the single largest energy consumer in Europe. The building sector is therefore crucial to achieving the EU's energy and climate goals.”

Difatti, circa il 40% di energia dei paesi Europei è utilizzata per gli edifici e oltre 1/3 di gas serra è prodotto da questi. Oltre l’85% degli edifici, inoltre, sono stati costruiti a inizio anni 2000 e il 75% di questi ha scarse prestazioni energetiche.
La direttiva, tuttavia, non sarà universale per tutti i paesi: i governi delle singole nazioni potranno decidere in autonomia quale misure specifiche adottare, tenendo conto del contesto nazionale. Per facilitare l’adozione della normativa, verranno stabiliti finanziamenti e tutele anche per gli inquini di case in affitto.

Efficientamento energetico degli edifici

La direttiva mira a introdurre progressivamente degli standard minimi di prestazione energetica a cui tutti gli edifici dovranno conformarsi. Nella prima fase di attuazione, l’adeguamento riguarderà solo gli stabili pubblici e non residenziali. Inoltre, sono previste esenzioni per quanto riguarda gli edifici storici o di valore architettonico.
Per quanto riguarda i nuovi edifici, invece, la direttiva stabilisce che questi dovranno essere sin dalla costruzione solar ready, ovvero idonei a ospitare impianti di produzione di energia solare.
L’obiettivo, infatti, è quello di attuare strategie a lungo termine per raggiungere la decarbonizzazione del patrimonio edilizio entro il 2050.

Cosa cambia per le abitazioni residenziali

Nel settore privato, invece, le novità riguardano in particolare le caldaie alimentate da combustibili fossili. Dal 2025 non saranno più erogati sussidi per i sistemi di questo tipo, a favore invece di incentivi per gli impianti di produzione di energia green, come pompe di calore o sistemi integrati che combinano pannelli fotovoltaici e caldaie a condensazione.
L’obiettivo della direttiva Case Green, infatti, è quello di ridurre il consumo energetico del 20-22% entro il 2035. Per raggiungere questo traguardo, la sostituzione delle caldaie tradizionali diventerà obbligatoria entro 2040.
Se stai pensando di svolgere dei lavori di efficientamento energetico e passare alle energie green per inquinare di meno e risparmiare in bolletta, questo è il momento giusto.


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