Come funziona l’allaccio del fotovoltaico: costi e tempistiche
Come funziona l’allaccio del fotovoltaico: costi e tempistiche
Quando si sceglie di passare alle energie sostenibili, oltre all’installazione vera e propria dell’impianto fotovoltaico, ci sono diversi step burocratici da seguire. Uno di questi è proprio l’allaccio alla rete elettrica.
Hai ottenuto tutte le autorizzazioni necessarie, hai approvato la progettazione dell’impianto, richiesto le detrazioni fiscali e hai finalmente installato i tuoi pannelli fotovoltaici. E ora? Manca l’ultimo, fondamentale, passaggio: l’allaccio del fotovoltaico.
Questa fase è imprescindibile per far funzionare l’impianto e per ricevere i rimborsi semestrali e annuali dal Gestore Servizi Energetici per l’energia prodotta in esubero e immessa nella rete nazionale. Andiamo a vedere come funziona l’allaccio e che ruolo ha nell’iscrizione al GSE.
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A cosa serve avere l'allaccio del fotovoltaico
Una volta effettuata l’installazione dell’impianto, è necessario allacciarsi alla rete elettrica nazionale. Questo processo serve a mettere effettivamente in funzione il proprio sistema di energia fotovoltaica, oltre a:
- Consentire l’iscrizione al GSE per aderire allo scambio sul posto
- Vendere al GSE l’energia prodotta in eccesso e ricevere un rimborso monetario
- Prelevare l’energia dalla rete quando il proprio impianto non ne produce a sufficienza
Si tratta, quindi, di una fase indispensabile per poter accedere anche a tutta una serie di agevolazioni per risparmiare ancora di più con le energie sostenibili. È bene ricordare, tuttavia, che non tutte le detrazioni fiscali sono compatibili con l’adesione allo scambio sul posto: parlane con un esperto per capire qual è la situazione migliore per il tuo caso.
Come funziona l’allaccio del fotovoltaico
Per procedere con l’allaccio del fotovoltaico, è necessario richiedere una connessione al distributore locale (in genere si tratta di Enel): è possibile presentare questa richiesta in autonomia ma, se hai deciso di affidarti a un’azienda specializzata, sarà l’installatore a farlo per te. Prima di questo, ci sono alcuni passaggi preliminari:
- Registrazione dell’impianto – si verifica la conformità in base alle normative in vigore e si procede con il collaudo
- Verifica del contatore – bisogna disporre di un contatore elettronico bidirezionale per procedere con l’allaccio
- Autorizzazioni – nel caso in cui la casa si trovasse in una zona con vincoli paesaggistici, sarà necessario richiedere l’autorizzazione
Una volta svolti questi passaggi, l’installatore e il funzionario del distributore si recheranno nella tua abitazione per concludere l’allaccio.
Quanto tempo ci vuole
Le tempistiche per l’allaccio del fotovoltaico dipendono dalla potenza dell’impianto e dalle normative della Regione. In linea generale, è possibile attuare due tipi di procedure che hanno rispettivamente tempi differenti:- Iter ordinario – circa 60 giorni dal momento della richiesta
- Iter semplificato – circa 30 giorni dal momento della richiesta
Questi tempi, tuttavia, non dipendono dall’installatore ma dal disbrigo delle pratiche amministrative da parte del Comune di pertinenza e del distributore di energia.
Quanto costa
Anche questa volta, è necessario valutare sempre il singolo caso. Indicativamente, i prezzi variano da 300 euro + IVA fino ad arrivare a 1000 euro + IVA, dipende dal professionista a cui ci si rivolge.
Alcune aziende, come noi di Desamo, sono specializzate anche nel disbrigo di tutte le pratiche burocratiche e il costo dell'allaccio è incluso nell'offerta chiavi in mano.
GSE: cos’è e come funziona
Il GSE (Gestore dei Servizi Energetici) è la società nazionale che si pone come promotrice per lo sviluppo sostenibile del Paese. È bene fare un chiarimento: il GSE non è un distributore, ma è una società pubblica che intermedia fra l’operatore di energia e il consumatore finale.
Grazie a questo ente è possibile aderire allo scambio sul posto: un meccanismo di incentivazione che permette di guadagnare vendendo l’energia prodotta in esubero dal proprio impianto o anche re-prelevarla nei casi in cui si avesse necessità, a un costo agevolato.
Il rimborso erogato è variabile e dipende dal costo sul mercato dell’energia elettrica nazionale. In linea generale, il costo varia dagli 0,8 agli 0,25 euro per kW.